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Ben venuti alla porta dell'inferno, hell's gate 2008

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Discostu90
view post Posted on 17/1/2008, 16:45




Il livello di tensione, man mano che si avvicina la data del 9 febbraio, si fa decisamente alto. Non ci sono molti dubbi sul fatto che la quinta edizione di Hell’s Gate sarà un sfida multipla all’ultima… salita. Vediamo di fare il punto della situazione.


Wayne Braybrook ha vinto la scorsa edizione, ma David Knight, prima di trasferirsi in America, aveva vinto Hell’s Gate per tre volte, consecutivamente e senza lasciare spazio alcuno a dubbi o supposizioni su chi fosse da considerare il re dell’estremo.

La sfida, o la rivincita, tra i due vincitori di Hell’s Gate è, dunque, la prima indicazione che ad Hell’s Gate 2008 ci sarà guerra! Gare importanti, come l’Erzberg, l’EnduroCross di Las Vegas ed il recente X-Rodeo di Linz hanno, poi, proiettato fragorosamente sul palcoscenico dell’enduro “vero” un altro pilota, il ventiquattrenne polacco Taddy Blazusiak, che in entrambe le occasioni ha messo dietro il “Re”, ed in un modo piuttosto deciso ed autoritario. Se David “Caterpillar” Knight è dunque una certezza, l’astro nascente della specialità è da considerarsi l’altro ufficiale KTM Blazusiak. Già a Las Vegas era stato annunciato che i due “magnifici” avrebbero partecipato ad Hell’s Gate 2008, in una atmosfera di urgenza nella quale i due pretendenti allo scettro dell’Estremo sembravano non vedere l’ora di confrontarsi su un terreno degno della sfida delle sfide.

E così sale a tre il numero dei piloti decisamente non inclini ad accontentarsi di un piazzamento, e “fisiologicamente” in grado di adattarsi perfettamente alla “naturale” incandescenza che caratterizza l’inferno di Fabio Fasola. Ma non è finita qui: dal reparto corse uffficiale KTM trapela la notizia che i tecnici sono al lavoro su un certo numero di missili da lanciare sul cielo di Hell’s Gate. Oltre a quelli di Knight e di Blazusiak, anche il “caccia” di Cyril Despres, il campione in carica della Dakar. Despres, che non è nuovo alla sfida di Hell’s Gate, cercherà dunque di trasformare la delusione della mancata conferma del suo titolo nei Rally in una altisonante prestazione nel super enduro del Ciocco del 9 febbraio. Despres non è uno di quei fuoriclasse in grado di tirarsi indietro quando il gioco si fa veramente duro, così si completa il poker in corsa per l’assegnazione della KTM 450 EXC-R nuova fiammante, premio per il vincitore di Hell’s Gate.
Della pressione che Hell’s Gate sta generando sull’atmosfera dell’enduro che conta si ha anche una conferma indiretta: la televisione americana si è fatta avanti, ed una produzione specializzata tra le ppiù impoprtanti ha chiesto agli organizzatori di avere campo libero per un team di cameramen, ed un’esclusiva sui diritti televisivi americani di Hell’s Gate.

Mentre dunque ci si avvicina alla grande data, prende forma l’ipotesi di una sfida internazionale senza precedenti. Ma Hell’s Gate, se vogliamo scusare quel pizzico di ambizioso orgoglio del suo inventore, è una gara senza precedenti.
E si va avanti. L’eco del furore di Hell’s Gate fa il giro del pianeta, e risveglia un altro gladiatore dell’enduro estremo dall’altra parte del pianeta. Supportato dalla filiale KTM neozelandese, ecco proporsi Chris Birch, terzo all’ultimo Romaniacs e finalista del Last Man Standing.

E gli italiani? Gli italiani si avvicinano ai grandi eventi sempre con grande circospezione, ed è noto che gli “azzurri” sono sempre gli ultimi ad iscriversi. Non tutti, però, e c’è già una notizia strepitosa, quella della adesione di Mario Rinaldi.
All’ex campione del Mondo di enduro, noto per essere da sempre pilota coriaceo ed indistruttibile per definizione, non basta poter vantare lo strepitoso terzo posto ottenuto nella prima, ormai storica edizione di Hell’s Gate, quella dei soli tre “sopravissuti”: “Concorrenza permettendo, vorrei poter dire ancora la mia, magari facendo uno scalino in più sul podio!”. Un’altra sfida nella sfida, dunque, che vedrà impegnato il fortissimo e temuto bresciano in sella alla Husaberg 450 a quattro tempi.


imformazioni prese da Xracer.it

Io confido nel re dell'estremo basta guardare i suoi occhi l'inferno non gli fa paura

 
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Il Buono
view post Posted on 17/1/2008, 17:53




Knight regna image
 
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Discostu90
view post Posted on 18/1/2008, 16:50




Forse quest'anno vado a vedere l'hell'gate con mia babbo a fare le foto con dei suoi amici
 
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Discostu90
view post Posted on 11/2/2008, 22:42




Il pilota polacco stravince Hell’s Gate 2008
Era scritto, hanno detto molti prima della partenza della quinta edizione di Hell’s Gate, che a vincere sarebbe stato l’”erede naturale” di David Knight, tre volte primo sulla salita impossibile dell’Hell’s Peak.
JarvisCostoro avevano ragione, ma non potevano immaginare che il polacco avrebbe apposto la sua firma in “grassetto”, in calce al documento finale dell’enduro estremo di Fabio Fasola. La vittoria di Tadeuz è stata chiara, chiarissima, e si è delineata sin dalle prime battute della bellissima gara in Toscana.
Le battute relative alla gara eliminatoria del mattino, invece, erano riferite alla prova di Simone Albergoni, che nella gara di qualificazione aveva chiuso al primo posto, lasciandosi alle spalle, oltre al polacco, anche l’inglese Tom Sagar. Corsa impegnativa, con un freddo pungente, dagli scenari bellissimi: enduro “Classico”. Ed i piloti l’hanno apprezzata.

Poi è arrivato il pomeriggio, ed alle 15:00 Fabio Fasola ha fatto sventolare la bandiera italiana, il segnale convenuto della partenza dell’evento clou, Hell’s Gate 2008.
Sempre un momento emozionante. Ancor di più quando i migliori specialisti dell’estremo si affontano gomito a gomito per guadagnare la posizione interna della prima curva. La spunta Blazusiak, che esce come una palla di cannnone dallo start, e si invola. Si invola, esatto, perchè già dalla fine del primo giro il vincitore di Hell’s Gate 2008 è apparso essere lui: Tadeuz Blazusiak, la rivelazione dell’estremo 2008, il “nuovo” rivale di David Knight.

BoltonMa il primo giro ha emesso solo un verdetto qualitativo, senza pronunciarsi sulla “condanna”. Blazusiak infatti è andato forte, ma stava ancora studiando il percorso, totalmente nuovo per lui. Così, per annotare il dato di “pressione” imposto da Blazusiak, bisogna attendere lo sviluppo del seconndo giro, durante il quale il polacco ha dato fondo alle sue energie ed al suo talento.
Niente da fare per gli avversari. Un ritmo infernale, insostenibile. Pian piano i “resistenti” delle prime battute (Simone Albergoni ed Antoine Meo in primis), hanno cominciato ad accusare la fatica ed il ritmo del polacco, magnifico interprete di una tecnica sopraffina.
Ritmo sostenutissimo, tanto è vero che alla fine del primo giro Fasola, guardando il cronometro, si è detto “Questo Polacco sta mortificando Hell’s Gate, la gara finirà prima che venga buio!”. Ed infatti, pur con la circostanza attenuante di condizioni meteo neanche paragonabili a quelle, terribili, delle scorse edizioni, all’attacco della salita finale impossibile, l’Hell’s peak, Blazusiak è arrivato prima… del buio.

BlasuziakE non ci ha messo troppo neanche ad avere ragione della salita, presentandosi sul podio in un tempo davvero record. Tre minuti più tardi l’altra indicazione di questa Hell’s Gate: la crescita del rendimento dei piloti che hanno deciso di parteciparvi con una moto da trial. Secondo sulla salita, infatti, ecco Graham Jarvis, inglese, che con l’enduro era andato peggio. E poi ancora un inglese, Paul Bolton, ed un altro ancora, Tom Sagar. Finalmente, al quinto posto, Simone Albergoni, primo degli italiani, e quindi sesto Piero Sembenini, ancora con una moto da trial. Vicini alla mezz’ora di ritardo rispetto alla KTM vincitrice di Blazusiak, l’ultimo duello della giornata, quello tra Cyril Despres e Mario Rinaldi, risoltosi in favore del campione della Dakar per un soffio.
La KTM EXC450R a Blazusiak, la KTM 65 a Jarvis, il raffinato borsone di pelle di n.d.c. a Bolton.
Poi finalmente la notte, come la chiusura del sipario su una bellisssima, tiratissima, appassionante 5a edizione di Hell’s Gate. By Fabio Fasola.

PODIUM




ecco la cronoca da parte di fasola organizzatore hell's gate

peccato che mancassero alcuni campioni come Knight che avevva affari da sbrigare neglio U.S.A.
 
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3 replies since 17/1/2008, 16:34   235 views
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